Art. 3.
(Compiti della Commissione).

      1. La Commissione ha il compito di analizzare le problematiche relative alla corretta attuazione delle politiche per la coesione e il riequilibrio territoriale delle aree sottoutilizzate, con particolare riferimento alla validità di tali politiche e alle loro effettive ricadute in termini di sostegno allo sviluppo e di incremento dell'occupazione. In particolare, la Commissione ha il compito di:

          a) censire e selezionare le misure adottate nell'ambito della strategia per il riequilibrio territoriale e verificarne la validità e l'attualità, avanzando proposte circa la compatibilità di tali misure con il contesto e gli obiettivi da raggiungere;

          b) per ciascuna misura e strumento, proporre l'eliminazione o il mantenimento indicando l'entità del finanziamento ottimale;

          c) introdurre una nuova metodologia basata sull'esigenza di adottare strumenti per la misurazione reale degli effetti derivanti dall'adozione delle politiche per il riequilibrio, nonché individuare e proporre gli strumenti idonei alle azioni di misurazione dei risultati, promuovendone la celere adozione;

          d) valutare la correttezza e l'efficienza della gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) e, in generale, dei meccanismi di cofinanziamento dei fondi dell'Unione europea, e la loro coerenza con la programmazione nazionale;

          e) accertare la compatibilità e la coerenza degli strumenti di sviluppo regionali, rispetto a quelli nazionali, con particolare attenzione all'esigenza di una corretta omogeneizzazione degli stessi, per l'ottimizzazione delle sinergie tra i diversi livelli istituzionali;

          f) valutare l'attività svolta dalle società strumentali, in particolare nel settore dell'attrazione degli investimenti, e la loro compatibilità rispetto agli obiettivi del riequilibrio territoriale;

          g) promuovere la predisposizione di un testo unico delle norme e degli strumenti per la razionalizzazione, la trasparenza e il rilancio delle politiche di riequilibrio territoriale;

          h) richiedere informazioni, dati e documenti relativi alle attività svolte dal Governo, dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, dalle pubbliche amministrazioni e da qualsiasi altro organismo pubblico e privato coinvolto nell'attuazione delle politiche di riequilibrio territoriale;

          i) valutare annualmente se gli investimenti, anche da parte delle società a totale capitale pubblico, specie nel settore delle infrastrutture, rispettino i limiti minimi stabiliti dalla legislazione vigente per il Mezzogiorno;

          l) riferire alle Camere, con cadenza almeno annuale, sullo svolgimento e sui risultati della propria attività e formulare osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull'eventuale necessità di adeguamento della legislazione vigente;

          m) promuovere la presentazione di mozioni, ordini del giorno e progetti di legge per l'adeguamento delle norme relative al riequilibrio territoriale delle aree sottoutilizzate.